La presente documentazione ha lo scopo di descrivere gli effetti dell'adeguamento alla recente normativa nota come Fatturazione Elettronica B2B sulle applicazioni sviluppate da SLware.
Dopo una breve introduzione allo scenario normativo di riferimento, verranno descritti i passi operativi relativi all'attivazione e alla gestione delle nuove funzionalità introdotte.
Indice:
Scenario normativo
Attivazione e gestione delle funzionalità
Verranno di seguito illustrate le procedure di attivazione per le diverse procedure.
Fruttong
Per quanto riguarda la produzione e l'invio delle fatture XML, Fruttong si appoggia, in modo del tutto trasparente, ad una particolare configurazione della applicazione BancoLite, che viene automaticamente eseguita cliccando sul pulsante "Invio file XML" nel menu "Procedure".
Una volta eseguito, BancoLite è in grado di estrarre documenti e anagrafiche dal DB di Fruttong, replicandoli nel proprio DB, prima di produrre i file XML da inviare.
Per quanto riguarda la procedura di generazione ed invio XML valgono quindi integralmente le considerazioni esposte nella sezione precedente, che verranno integrate con alcune informazioni specifiche dell'applicazione Fruttong.
Attivazione invio XML
<DA COMPLETARE>
Attivazione flag invio XML su form personalizzazioni.
Anagrafica clienti
Sulla anagrafica dei clienti sono stati aggiunti nuovi campi ed etichette descrittive.
Come evidenziato nella immagine, è stato aggiunto un nuovo campo per contenere l'indirizzo di email PEC, necessario per l'invio delle fatture XML alle aziende private.
Al campo del Codice Univoco Ufficio, già presente in precedenza, è stato affiancato il pulsante "Agyo", che consente di impostare in automatico il codice ufficio necessario per poter inviare le fatture a clienti registrati sull'omonimo portale di TeamSystem SpA©.
Nella immagine vengono infine evidenziate alcune etichette, in sola lettura, che danno indicazione sul tipo di aggancio (PA o B2B), che a sua volta dipende dalla lunghezza del codice (6 o 7 caratteri).
L'ultima etichetta, "XML", riporta le impostazioni del flag "Abilita generazione fatture XML" posto nella pagina successiva.
Nella immagine viene evidenziato anche il flag della attivazione dello Split Payment che, ricordiamo, può essere attivato solo nel caso di fatturazione PA.
Procedura configurazione massiva delle anagrafiche cliente
Essendo le anagrafiche dei clienti generate su Fruttong, anche in questa applicazione è stata integrata una procedura di controllo e configurazione massiva.
Questa procedura andrà eseguita a ridosso della entrata in vigore della normativa, e dovrà essere ripetuta per ogni azienda registrata su Fruttong.
La procedura è richiamabile dalla pagina "Utilità" della form delle personalizzazioni (menu "Servizi"), come mostrato nella figura che segue.
Cliccando sul pulsante viene avviato il controllo e, se richiesto, la modifica massiva delle anagrafiche.
Rispondendo NO alla domanda precedente appare una lista di anagrafiche che andranno modificate.
Se necessario, si potrà salvare copia di quanto mostrato a video cliccando sul pulsante evidenziato, prima di chiudere la form.
Ignorare per il momento i messaggi di controllo sulla presenza degli indirizzi di mail PEC, che assumeranno importanza in seguito.
Le anagrafiche mostrate potranno essere eventualmente verificate, se si desidera, prima di eseguire nuovamente questa procedura.
Per procedere, rispondere positivamente alla precedente domanda, e quindi, in modo incrociato, negativamente alla seguente richiesta di conferma.
Dopo aver cliccato NO, la procedura di migrazione massiva viene avviata e, al termine, viene visualizzato l'esito.
Viene quindi avviata la procedura di controllo della presenza degli indirizzi di email PEC, che verificherà lo stato di tutte le anagrafiche, tra cui certamente anche quelle appena elaborate.
Al termine della verifica viene mostrato al solito l'esito e quindi l'elenco delle anagrafiche da sistemare.
La sistemazione di queste anagrafiche dovrà necessariamente essere fatta integrando manualmente le informazioni mancanti. Una volta fatto questo, potrà essere nuovamente lanciata, a scopo di verifica, questa stessa procedura.
Avvio procedura di esportazione documenti XML
La procedura di generazione e invio file XML viene eseguita tramite la voce "INVIO FILE XML" del menu "PROCEDURE" di Fruttong. Al primo avvio, se necessario, viene richiesta l'installazione e l'attivazione della procedura BancoLite.
Una volta avviato, come prima cosa BancoLite richiede di verificare le date di entrata in vigore delle procedure PA e B2B.
Viene quindi richiesta conferma se procedere o meno con la lettura dei dati da Fruttong.
Si suggerisce, al primo avvio di rispondere NO alla domanda precedente, in modo da poter adeguatamente configurare la procedura come descritto al paragrafo successivo.
Terminata la configurazione, si potrà uscire dalla applicazione BancoLite e riavviare nuovamente la procedura di generazione dei file XML, procedendo secondo quanto descritto in questo paragrafo.
Attenzione
Procedendo ulteriormente SENZA interrompersi in questa fase verrà chiesta comunque una conferma prima di procedere con l'importazione dei documenti. Va però tenuto presente che la generazione delle anagrafiche clienti avverrebbe comunque, con i parametri di default, che potrebbero non essere quelli più corretti da applicare.
Si ribadisce quindi di porre particolare attenzione a procedere come suggerito, INTERROMPENDO in questa fase la procedura, e procedendo solo dopo avere verificato le impostazioni di BancoLite.
Una volta completata la verifica delle configurazioni e riavviata ancora la procedura da Fruttong, si potrà procedere come descritto di seguito.
Viene ora chiesto di verificare ed eventualmente impostare alcuni dei parametri della azienda emettitrice dei documenti.
Viene quindi avviata la procedura di recupero dei documenti.
Al termine della elaborazione, viene presentato l'esito della verifica preliminare.
Confermando la form viene presentato un elenco dei documenti da elaborare. Confermata la lista viene finalmente avviata l'importazione dei documenti.
Configurazione parametri specifici in BancoLite
Prima di procedere con l'importazione dei documenti, si suggerisce di verificare con cura la configurazione di BancoLite, come indicato nel presente paragrafo.
Nella form di configurazione dei parametri di invio XML di BancoLite, già vista in precedenza, esistono alcuni flag specifici della integrazione con Fruttong.
Come noto, in Fruttong non esiste la gestione dei sezionali, a differenza di BancoLite. I parametri indicati consentono di specificare se utilizzare come sezionale il codice della azienda o, in alternativa, fissare un valore fisso.
Nella form di configurazione di sistema di BancoLite è inoltre possibile impostare i parametri relativi alla gestione multi aziendale.
Nel caso in cui Fruttong sia configurato in modalità multi-aziendale, dovrà essere impostato anche il relativo flag all'interno di BancoLite, in testa alla form.
Relativamente agli altri flag mostrati in figura:
- Cambio azienda: impostare sempre per consentire di effettuare il cambio della azienda tramite doppio click nella parte bassa della form principale.
- Separazione archivio documenti. Anche questo flag verrà sempre impostato.
- Estrazione multi-azienda in form di ricerca documenti. Consente di effettuare ricerche anche su aziende diverse da quella corrente quando ci si trova nell'archivio dei documenti.
- Separazione archivio clienti. Si può decidere di impostare o meno questo flag sulla base della gestione dei clienti presente su Fruttong. Se i clienti vengono generati in parallelo sulle diverse aziende, potrebbe essere utile riunirli logicamente NON impostando il flag in oggetto. Nel caso in cui invece gli archivi dei clienti siano già distinti per azienda in Fruttong, questo flag andrà necessariamente impostato.
- Estrazione multi-azienda nell'archivio clienti segue la stessa logica del flag descritto sopra per i documenti.
In mancanza di diverse indicazioni, la configurazione mostrata in figura potrà essere considerata l'impostazione standard da attivare.
Configurazione del Directory Analyzer (TeamSystem spa)
Prerequisiti
L'applicazione richiede la presenza o l'installazione del .NET Framework 4.5
Riferimento sistemi operativi supportati: https://docs.microsoft.com/it-it/dotnet/framework/get-started/system-requirements
Eseguire ultimo setup della applicazione, reso disponibile tramite link https://agyo.elevio.help/it/articles/171-agyofatturazione-e-il-directory-analyzer.
Appena avviata la configurazione, appare la form di configurazione dei servizi.
Impostare i servizi come indicato nella figura precedente e quindi procedere cliccando su "Avanti".
Confermare la selezione proposta e procedere.
Nella form che appare impostare:
- Nella sezione vanno impostati i due flag indicati in figura, per poter effettuare sia l'invio delle fatture, sia lo scarico della componente attiva, che include gli esiti delle elaborazioni provenienti dallo SdI.
- Impostare le credenziali tecniche e il secret code ricevuto da TeamSystem.
- Impostare la partita IVA della azienda emittente, per la quale si sta completando l'attivazione.
Cliccando su "Avanti" la procedura prova a connettersi al servizio Agyo per scaricare la configurazione attuale degli uffici.
Nella lista che appare saranno presenti più uffici.
- Il primo, identificato dalla sola partita iva dovrebbe essere sempre presente, ma va ignorato se, come nello scenario che stiamo descrivendo, non facciamo conto di attivare il download dei documenti da Agyo ma unicamente l'upload.
- Normalmente sarà presente anche un secondo ufficio, identificato dalla partita iva seguita da "-000" e dalla descrizione "Ufficio principale", che andrà selezionato.
- Nel caso in cui fossero presenti più uffici, o uffici con descrizione diversa da "Ufficio principale", significa che probabilmente il Cliente ha operato sulla configurazione degli uffici dalla interfaccia di Agyo. In questo caso andrà selezionato l'ufficio che appare più adatto a veicolare l'invio dei documenti. In caso di dubbi, chiarire direttamente con il cliente il significato degli uffici creati.
- Nel caso in cui invece non sia presente alcun ufficio in questa form, andrà creato manualmente un ufficio sulla interfaccia di Agyo (si suggerisce di utilizzare una dicitura leggermente diversa dallo standard, anche solo per il case, come ad esempio "Ufficio principale", in modo da poter distinguere questo ufficio da quello creato in automatico dal sistema). Appena creato il nuovo ufficio su Agyo, cliccando su "Indietro" e poi "Avanti" ci si dovrebbe riportare nella configurazione descritta nei casi precedenti.
Una volta selezionato l'ufficio, procedere cliccando sempre su "Avanti".
Si suggerisce di NON procedere con la configurazione dei riferimenti di email ai quali inviare le segnalazioni di errore in fase di elaborazione dei documenti XML da inviare, e di affidarsi se possibile ai meccanismi di controllo già presenti all'interno di Xlite.
Compilare i parametri richiesti per attivare la segnalazione (che altrimenti rischierebbe di passare inosservata a fronte della presenza di errori nei file XML da inviare).
Procedere quindi cliccando sul pulsante "Avanti".
Nella pagina di riepilogo vengono riassunti i parametri di configurazione impostati. Porre particolare attenzione al percorso evidenziato in figura, che dovrà essere riportato nella configurazione dell'invio file XML di XLite.
Il percorso completo da impostare tra i parametri della applicazione avrà la forma seguente:
<cartella Agyo (upload)> \ <ufficio configurato> \SDI\xml\
Nel caso in esempio:
C:\TS_SYNCRO\AGYO-UPLOAD\00131000143-000\SDI\xml
La form di configurazione di BancoLite andrà quindi impostata come illustrato nell'esempio:
Note tecniche relative alla gestione della procedura
Nell'utilizzo della procedure del directory analyzer possono nascere delle problematiche che è opportuno conoscere.
Mancato avvio del servizio
In alcuni scenari, si è riscontrato che al riavvio del PC, il servizio di sincronizzazione ("TeamSystem Syncro FEPA - Conservazione Sostitutiva"), pur essendo correttamente impostato per eseguire l'avvio automatico, risultava arrestato.
Una soluzione che sembra avere risolto il problema in alcuni casi, è stata quella di impostare l'avvio del servizio come "Automatico (avvio ritardato)".
Se il problema dovesse ripresentarsi da clienti, sarà opportuno aprire una segnalazione a TeamSystem, anche nel caso in cui la soluzione descritta fosse in grado di tamponare il problema.
Attenzione
In caso di reinstallazione della applicazione Directory Analyzer, valutare opportunità di procedere o meno anche con la cancellazione del DB locale della applicazione, posto in
C:\ProgramData\TeamSystem\Syncro FEPA - CS
Su questa cartella vengono infatti memorizzati i parametri di configurazione, che vengono riagganciati automaticamente durante successive reinstallazioni. Cancellando la cartella, le installazioni successive procedono esattamente come descritto sopra per la prima installazione; in caso contrario le precedenti configurazioni rimangono sempre valide.